6 aprile 2009 – 6 aprile 2013 L’Aquila

Sono passati 4 anni da quella tragica notte. Ricordo che per un caso fortuito avevo deciso di tornare a casa, nel mio paesino in provincia di Teramo. Sarei tornata a L’Aquila la mattina del 6 aprile. Ma quella mattina non c’è mai stata. Ricordo perfettamente la scossa delle 3.32;  stavo dormendo ed in un momento mi sono ritrovata in piedi, pensando a quello che probabilmente era successo a L’Aquila. Ben presto le mie impressioni sono state assecondate dalle terrificanti immagini delle varie edizioni straordinarie dei tg. Non c’era pace per il mio cuore straziato, come non c’è pace adesso. Ognuno di noi probabilmente ha perso qualcuno o qualcosa a causa di quella dannata scossa. Io, probabilmente, ho perso anche me stessa. Ed ora ci ritroviamo qui, a 4 anni da quel tragico terremoto, a fare i conti con la nostra vita; soffermandoci a pensare a quello che sarebbe potuto essere e che non sarà mai più.

Per questo il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, tutta la giunta comunale e le varie istituzioni, i comitati e le associazioni nate anche dopo il terremoto del 6 aprile, hanno ideato un fitto programma in memoria delle 309 vittime. Concerti, mostre e presentazioni di libri sono solo alcuni degli eventi e delle iniziative adibite alla commemorazione.

Per quanto riguarda, invece, il programma religioso, esso è stato così scandito:

ore 00,30 – Chiesa S. Maria del Suffragio, Santa Messa per le 309 vittime del terremoto, presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Giuseppe Molinari (animata dalla Pastorale Giovanile Diocesana),
Veglia “Aspettando le 3,32 presieduta dal Vescovo ausiliare Monsignor Giovanni D’Ercole (animata dai giovani del Gruppo della Tendopoli di S. Gabriele della Parrocchia di S. Giovanni Battista in Pile),
ore 3,32 – 309 rintocchi del campanile in ricordo delle vittime.

ore 11,30 – Basilica Santa Maria di Collemaggio, Santa Messa in suffragio delle 309 vittime del terremoto, con lettura dei nomi durante la preghiera eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Molinari e animata dal Coro della Basilica di Collemaggio.

 

 

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