“E io pago…!” in vacanza

Le vacanze estive sono ormai un ricordo, sicuramente piacevole. Anche se non sempre le vacanze offrono un risvolto piacevole e positivo, ad esempio specialmente quando vengono ricordate per le troppe spese extra che hanno portato in rosso il vostro conto in banca. Proprio per questo Skyscanner, sito leader nella scelta della destinazione e delle offerte di viaggio, ha ideato un sondaggio, sottoponendo 600 persone ad un questionario, circa le spese che vengono ritenute troppo care quando si è in vacanza. 

Prima tra tutte la commissione applicata sul prelievo di denaro contante nei vari sportelli Bancomat delle città visitate. Molte banche, infatti, hanno delle commissioni che arrivano ad un rincaro fino al  3% sull’importo prelevato, ed ovviamente questa spesa eccessiva lascia numerosi viaggiatori con l’amaro in bocca. Per l’esattezza il 19% degli intervistati.

Al secondo posto troviamo le gite organizzate e le escursioni, che per il 17% degli intervistati sono troppo costosi in rapporto alla qualità del servizio offerto. Quindi se il servizio offerto fosse meritevole, i turisti non si lamenterebbero del costo eccessivo.

Terzo gradino del podio per  le tariffe della connessione ad internet in hotel. Per il 13% degli intervistati, infatti, accedere alla rete wi fi all’interno della hall o della propria camera di albergo, ha un prezzo davvero elevato. Specialmente se si considera che, alla fine della vacanza, la connessione wi fi in hotel può arrivare a superare i 25 euro di costo. Decisamente eccessivo.

Questa di seguito è la top ten dei prezzi eccessivi durante la vacanza:

1.      Costo del prelievo di denaro all’estero 19%

2.      Gite organizzate ed escursioni 17%

3.      Hotel Wi Fi 13%

4.      Viaggi in taxi 9%

5.      Commissioni sulle carte di credito 8%

6.      Lettini da spiaggia 8%

7.      ‘Occasioni’ al duty free 4%

8.      Commissioni sul check-out in hotels 4%

9.      Acquisto di bottiglie d’acqua 3%

10.   Mancia in bar e ristoranti 3%

Caterina Toniolo, Country Manager di Skyscanner Italia ha così commentato il risultato del sondaggio:

“I supplementi e i costi nascosti possono prendere alla sprovvista anche chi di solito non bada troppo ai limiti di budget. In Italia è un atteggiamento abbastanza tipico quello di far pagare diverse spese accessorie, quote che fanno salire di parecchio il conto finale. Inoltre sono ancora molti gli hotel dove bisogna pagare per accedere a internet con il WiFi in camera, con tanto di scadenze ogni mezz’ora o addirittura costosi quarti d’ora. Ci auguriamo che siano presto in molti a seguire l’esempio di Accor nell’offerta di questo servizio gratuito”.

 

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