Tapas: la gastronomia spagnola

Andar per tapas” significa “andar per bar” senza ubriacarsi, ma bevendo, comunque, molto vino. E’ il modo tipico spagnolo di gironzolare fuori casa per ore bevendo caffè e sherry. Quel che conta è ritrovarsi con gli amici per chiacchierare e, naturalmente, per mangiare quei deliziosi stuzzichini che fanno parte dell’arte culinaria della Spagna.

Mangiare tapas è più che fare semplicemente uno spuntino. “Ir de tapas” vuol dire trascorrere un pomeriggio o una serata in diversi locali della città mangiando e bevendo aperitivos o pranzando (tra mezzogiorno e le due) o cenando (tra le 19 e le 22).

Le tapas variano non solo di regione in regione, ma anche di città in città e persino da un quartiere all’altro. Alcuni locali sono molto conosciuti per le loro specialità, come il bar Diego a Siviglia, dove si possono mangiare espinacas con garbanzos, mentre nel locale di Alfaro a Plaza Alfaro si possono mangiare le tortillas.

Esistono però molti altri locali dove trascorrere il tempo. In molti bar viene anche servita una salsina chiamata mojo-picòn, leggermente piccante, fatta con aceto, aglio, cipolla, origano, cumino, sale e altre spezie.

Gli assaggini che possono essere mangiati nelle più svariate ore del giorno variano di regione in regione: mandorle fritte in olio d’oliva, gamberetti marinati in olio e alio e cotti in casseruola, frittelle con merluzzo e servite con una maionese all’alio e chili piccante e una infinità di altre tapas.

Un tipo di spuntino molto diffuso sono le tortillas, frittatine di patate e cipolle, un piatto spagnolo molto semplice, ma delizioso, che si può mangiare ovunque e in qualsiasi ora.

A Barcellona fermatevi a mangiare un piatto, per esempio le cozze marinate, e a bere un bicchiere di fino. Al Bon Vivant (292 Aribau) avrete occasione di mettere alla prova le vostre conoscenze di spagnolo con la carta delle tapas.

Dite la verità, avete già l’acquolina in bocca!

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