Viaggi in Brasile: precauzioni contro il virus Zika

Il virus Zika sta mettendo a dura prova la sicurezza dei viaggi in Brasile. Il ministero della Salute italiano è arrivato al punto di sconsigliare alle persone partenze verso le località sudamericane. Con particolare riferimento alle donne in stato di gravidanza.

 

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha richiesto precauzioni in tal senso sebbene non sia ancora arrivata a consigliare l’astensione totale degli spostamenti verso quelle mete. Il virus Zika sembra essere legato ad un incremento dei casi di microcefalia in Brasile ed in altri paesi sudamericani e la possibilità di un contagio tramite il suo vettore, la zanzara Aedes, non è da sottovalutare. I diversi casi riscontrati in tutto il mondo sono sempre dipesi da un contatto diretto della persona con l’agente patogeno. E per quanto la malattia non sia eccessivamente virulenta, non si può non tenere da conto sia i possibili effetti sui feti, sia il fatto che il sistema immunitario degli individui provenienti da zone dove il virus Zika non è endemico non ha ancora immunizzato le persone.

L’Italia quindi, insieme alla richiesta di evitare i viaggi nelle zone colpite in via precauzionale, ha richiesto ai turisti che ritornano dalle zone colpite di astenersi dalla donazione di sangue per almeno 6 mesi, al fine di avere una certezza pressoché completa della sparizione del virus Zika in caso di contagio.  Fino a che la situazione non sarà chiara, soprattutto per ciò che riguarda le donne in stato di gravidanza, non è assurdo tenere da conto tali consigli. Potrebbero evitare conseguenze gravi in futuro.

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