Turismo Agosto 2023: un’estate in crescita con oltre 212 milioni di presenze turistiche. Il contributo degli stranieri traina il settore

Il settore turistico sta vivendo un’estate calda nonostante le incertezze meteo del mese di giugno. Secondo le previsioni di Assoturismo-CST (Associazione Nazionale degli Operatori Turistici – Centro Studi Turistici) pubblicate da Confesercenti, nel trimestre estivo l’industria dell’accoglienza italiana dovrebbe registrare oltre 212,8 milioni di presenze, con un incremento di circa 12,5 milioni rispetto all’estate del 2022 (+6,2%). Ancora una volta, saranno gli stranieri a trainare questa crescita, con un aumento previsto del 9,6%. Questi dati emergono su un campione di 1.492 imprenditori del settore turistico in Italia.

Le previsioni sono positive e potrebbero migliorare ulteriormente: l’intero comparto turistico ha la sensazione che i numeri supereranno i livelli pre-Covid grazie alle partenze di coloro che non hanno ancora programmato la propria vacanza.

Gli stranieri

Per quanto riguarda la domanda turistica proveniente dall’estero, la ripresa è già in atto. Il calo registrato a causa della pandemia è stato recuperato e quest’estate si prevede un aumento dei turisti stranieri rispetto al periodo pre-pandemico. Nel trimestre estivo, si stima che ci saranno oltre 101,2 milioni di presenze turistiche straniere, con un aumento del 9,6% rispetto all’anno precedente e un valore superiore (+0,9%) rispetto all’estate del 2019. Sono stati segnalati incrementi significativi nei flussi turistici provenienti dalla Germania, presenti in tutte le regioni e tipologie di offerta, ma soprattutto nelle località lacustri. Tra i mercati extraeuropei, si registra un aumento particolarmente significativo dei visitatori provenienti dagli Stati Uniti: l’interesse dei turisti americani è principalmente rivolto alle città d’arte e alle aree rurali e collinari.

Gli italiani

Anche il numero di turisti italiani continua ad aumentare, sebbene in modo più contenuto. Per l’estate in corso, si prevede un aumento del 3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, sebbene rimanga ancora inferiore (-1,2%) rispetto al 2019. Pertanto, per la prossima estate si prevede una sensibile riduzione della differenza tra le due componenti del mercato: la quota della domanda italiana è stimata al 52,4%, rispetto al 47,6% della domanda estera (nel 2019 erano rispettivamente 52,9% e 47,1%).

Settore alberghiero ed extralberghiero. Le aspettative di crescita nel settore alberghiero si attestano al 6,4%, trainate principalmente dall’aumento del 10,7% delle prenotazioni provenienti dai mercati esteri. Anche il settore extralberghiero registra una crescita significativa, con un aumento previsto del 5,9%. Le richieste provenienti dagli stranieri giocano ancora un ruolo determinante, con una previsione di crescita dell’8,4% rispetto al 2022.

Le opportunità strategiche

Il servizio offerto dalle aziende italiane è migliorato nel tempo, grazie all’utilizzo di strategie come il revenue management alberghiero che aumenta il tasso di occupazione e rende le strutture più consapevoli delle loro possibilità e più attente nella gestione delle risorse.

Le destinazioni

Durante il periodo estivo, la crescita del mercato turistico sarà avvertita in tutte le aree del Paese, anche se in modo non uniforme. I migliori risultati sono stati segnalati dagli imprenditori del Nord Ovest e del Sud/Isole, con aumenti stimati rispettivamente del 14,8% e del 16,2%, grazie alle prenotazioni dei turisti stranieri. Anche le imprese del Centro e del Nord Est hanno registrato risultati positivi, trainati anch’essi dalle richieste della domanda straniera.

Le città d’arte sono le mete più ambite. I migliori risultati sono attesi per le strutture ricettive situate nelle città d’arte e nei centri minori, con una crescita stimata dell’8,3%. Per l’estate in corso, si prevede un aumento del 5,7% per i turisti italiani, mentre le presenze straniere aumenteranno del 9,7%. Si registra anche un aumento dell’internazionalizzazione delle città, dei borghi e dei centri minori, che ospiteranno principalmente visitatori stranieri (64,5% del totale). Le località lacustri, le aree rurali e collinari prevedono una variazione positiva del 7,8%. Anche il movimento turistico nelle località marine e montane registra una crescita, rispettivamente del 5,9% e del 6,6%. Le imprese che operano nelle località termali e in altre destinazioni di interesse turistico mostrano una percezione abbastanza positiva, con una crescita stimata del 3,5% e del 3,4% rispettivamente.

“Finalmente quest’estate, dopo tre anni, possiamo dire che i visitatori stranieri sono tornati ai livelli pre-pandemia, anche se sul fronte della domanda italiana si sente l’erosione della capacità di spesa delle famiglie”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo-Confesercenti.

“Le previsioni per l’estate restano comunque assolutamente positive. Questo conferma l’attrattività della destinazione Italia e il dinamismo del settore, che però richiede un sostegno ancora più forte. I buoni risultati non devono farci dimenticare vecchi e nuovi problemi, come la mancanza di infrastrutture, la concorrenza sleale dell’abusivismo turistico, la carenza di personale e l’aumento dei tassi di interesse sui mutui. Il Piano Strategico deve essere l’occasione per pianificare insieme alle parti sociali, come non si è mai fatto prima, il futuro del turismo italiano, uno dei settori più vitali per la nostra economia”.

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