Insonnia, stanchezza, mal di testa, instabilità emotiva, disturbi gastrointestinali: sono sono alcuni dei disturbi causati dal jet lag, detto anche “mal di fuso”. Questi colpiscono moltissimi viaggiatori, anche se non tutti alla stessa maniera e con la stessa intensità, soprattutto quelli che hanno attraversato vari fusi orari, come ad esempio nei lunghi viaggi in aereo. Addirittura talvolta compromettono l’intera vacanza. Ma è possibile prevenirlo? Sì, ce lo spiega Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di Neurologia del Policlinico Gemelli di Roma:
” Il ritmo circadiano intrinseco agli esseri umani è lievemente più lungo di 24 ore, ma è sincronizzato sulla durata delle giornate da vari fattori ambientali il più importante dei quali è l’esposizione alla luce solare che regola la produzione della melatonina da parte dell’epifisi [ghiandola posta vicino al cervello ndr]“.
Pare, inoltre, che i disagi maggiori siano avvertiti dai viaggiatori che si dirigono verso est, proprio perché il loro orologio biologico deve spostarsi in avanti: infatti se da un lato almeno un paio d’ore di fuso orario possono essere tollerate andando verso ovest, verso est abbiamo una tolleranza di un’ora soltanto.
E se volessimo “curare” il jet lag? Tante sono le sperimentazioni effettuate negli ultimi anni, a partire dalle varie compagnie di viaggio. Ad esempio, la Finn Air distribuisce ai passeggeri di voli molto lunghi, dal mese di marzo, delle cuffie ad impulsi luminosi che hanno il compito di inviare al cervello dei fasci luminosi attraverso la cavità auricolare, stimolando così il cervello e abituando l’organismo, grazie alla simulazione della luce solare. Anche a Parigi si parla di luce, ma questa volta abbiamo a che fare con la luminoterapia: si tratta di un dispositivo dal marchio Philips che, grazie ai raggi, utilizza gli effetti della luce per contrastare i disturbi dei voli ad ampio raggio.
Lasciando da parte tutta questa tecnologia, pare che per una buona prevenzione sia necessario assumere la melatonina, però sempre sotto consiglio del medico.