Quando si ha in progetto un viaggio, molto spesso, si opta per quelle mete “turistiche”, quelle più visitate, quelle più famose. A volte però è bello allontanarsi da quelle che sono le grandi capitali, le metropoli dispersive, e dedicarsi alla scoperta di quei luoghi che hanno minore rilevanza turistica, ma che al contempo possono regalare esperienze particolari ed emozionanti. Ci sono dei villaggi che oltre ad essere belli e caratteristici, possono raccontare una storia a chi li visita, attraverso gli occhi della propria gente, attraverso le vie che si percorrono a piedi, attraverso i loro edifici e le loro piazze… Ci sono quei villaggi che sembrano l’ambientazione di una favola senza tempo e noi, oggi, ve ne vogliamo far conoscere qualcuno.
In Inghilterra, nella parte meridionale, c’è il piccolissimo villaggio di Bibury, ribattezzato come il “più bello del Regno Unito”: poco più di 600 abitanti che vivono in cottage in pietra, costruiti nel XIV secolo.
Si dice che un tempo ci vivessero i giganti: questo è Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone, un paesino di 5000 anime e a 400 metri d’altezza. All’interno delle sue mura di cinta, costruite in blocchi di malta, sono nate storie e leggende di un’epoca fantastica.
Crovie si trova nell’Aberdeenshire, in Scozia. Il villaggio è formato da una sola fila di case, un tempo abitate da pastori ed ora quei pochi abitanti dediti alla pesca.
Cuan Van è il nome di un paesino vietnamita con circa 700 abitanti, sito in una piccola baia e circondato da montagne. La cosa che lo rende unico è il fatto che tutti vivono nelle barche, dalle quali pescano anche.
C’è poi il villaggio di Shirakawa-go, in Giappone. Gli abitanti vivono nelle cosiddette “mani in preghiera”, le Gassho-zukuri: un tetto di paglia inclinato ricorda la forma delle mani giunte per pregare.
Sembra un villaggio da storia fantastica, quello di Saksun, nelle Far Oer. Qui, gli appena 37 abitanti vivono di caccia e di pesca e le loro abitazioni hanno il tetto ricoperto da erba.