L’Australia, a differenza di Europa e Stati Uniti d’America, ha avvertito molto meno il peso della crisi incombente. Anche se chi ci vive sostiene che l’occupazione sia leggermente diminuita, possiamo dire che ora il mercato australiano si sta riprendendo al meglio. Il Paese basa la propria economia prevalentemente sull’esportazione delle materie prime all’estero, soprattutto verso l’India e la Cina che, come è ben noto, stanno guadagnandosi la propria buona fetta di mercato. Ma ora passiamo a capire come si lavora in Australia.
Ovviamente prima di partire dovreste richiamare quante più informazioni a riguardo dei visti per studiare e/o lavorare. In particolare, quello che dovrebbe interessarvi in prima linea se avete intenzione di cercare lavoro nella terra dei canguri, è il Working Holiday Visa, relativamente semplice da ottenere soprattutto perchè l’Italia è ben vista da questo Paese.
Esso dura nel complesso un anno e vi consente di lavorare senza limite e di studiare per un massimo di 4 mesi. La noia maggiore sta nel dover cambiare datore di lavoro, secondo quanto accordato con il Visa, ogni 6 mesi: una logica un po’ particolare ma che vi consentirà di cambiare anche aria.
Se vi state chiedendo se, per lavorare in Australia, serve parlare un buon inglese, ebbene la nostra risposta è categoricamente si. Le carenze linguistiche, in Paesi come questi, non vi fanno andare molto oltre o meglio, vi potrebbero far tornare indietro. Anche il cameriere deve poter conversare in inglese. Quindi munitevi di forza di volontà perchè l’investimento d’eccellenza per il vostro futuro sta in un buon corso di lingua inglese.
Ovviamente il tipo di lavoro che vi verrà proposto dipenderà dai vostri obiettivi e dai vostri programmi: se siete tra quei lavoratori “transitori” che prevedono di permanere per tempo determinato, il settore “accoglienza” (alberghi e ristoranti) è quello che maggiormente tende ad assumere. Per muovervi in tempo e cominciare a dare forma alla propria ricerca (e sappiate che trovare lavoro in Australia non è difficile, ma impegnativo) si potrebbe incominciare facendo riferimento ad una delle agenzie di intermediazione oppure, nel caso di internauti forsennati, sfruttare al meglio il mezzo internet e cominciare a inviare “resumè” (curriculum) a più non posso. Buona ricerca e buona fortuna!