Più che semplici elementi architettonici, più che ordinari muri, questi che seguono sono più emblemi storici, simboli di Paesi che attorno a queste mura sono cresciuti, hanno vissuto, hanno costruito altre mura. Questi qui rimangono lì dov’erano un tempo, forse alcuni in parte, ma rappresentano un’attrazione turistica da non perdere nel caso siate in visita in questi luoghi.
Antica e lunghissima, la Muraglia Cinese si racconta sia uno delle costruzioni artificiali visibili dallo spazio. La costruzione cominciò nel III secolo a.C, per volere dell’imperatore Qin Shi Huangd; oggi si contano 8.851,8 km. La muraglia rientra tra i Patrimoni dell’Umanità sotto tutela dell’Unesco ed è stata nominata come una delle 7 meraviglie del mondo.
Simbolo di un’epoca, di una profonda divisione, di un forte clima di tensione post-Guerra, il Muro di Berlino oggi rimane in parte e rappresenta una delle principali attrazioni della città capitale della Germania. Una parte del Muro è oggi stata arricchita con tantissimi murales/dipinti firmati da artisti internazionali: l’East Side Gallery rappresenta oggi una delle gallerie all’aperto più grandi del mondo.
Non poteva mancare il Muro del Pianto, detto anche Muro Occidentale, eretto all’epoca del secondo tempio di Gerusalemme. Anche questo un emblema, questa volta di una cultura religiosa quale quella ebraica. Luogo di raccoglimento spirituale e di preghiera, nei fori che lo attraversano i credenti sono soliti infilare i biglietti con le preghiere.
Ci sono poi molti altri muri, alcuni posti a separare zone ancora piuttosto calde: è il caso del Muro di Belfast nell’Irlanda del Nord, che fa parte di quelle Peace Lines che attraversano un po’ tutto il Paese. Non sempre i taxi vi condurrano in questa zona, ancora un po’ in fermento per i contrasti: il muro si pone a separare la zona dei cattolici da quella dei protestanti.
Sono una vera e propria opera di architettura militare quelle di Costantinopoli, erette nell’attuale città di Instanbul. Esse furono costruite in pietra per circondare e proteggere tutta la città. Con il passare del tempo sono comunque rimasti pochi resti di queste mura, ma nel 1980 il governo turco ha avviato un processo di restauro per restituire loro l’aspetto originario.