Il viaggio che ho fatto a Los Roques è rimasto nel mio cuore. Mare, semplicemente mare e natura incontaminata. Tutto è nato con l’idea di un tour in Sud -America, realizzato in più tappe nel corso di qualche anno or sono. Il Venezuela mi attirava, nonostante tutti me lo sconsigliassero in quanto era (ed è) ritenuto un Paese molto pericoloso, oggi tra l’altro sull’orlo di una guerra civile. Ma a Caracas -la capitale-vivevano parenti ed amici e la voglia di rivederli oltre che di visitare quella tormentata e spledida nazione era tale che sono partita. Da Caracas abbiamo prenotato una settimana a Los Roques. I prezzi da lì erano molto più convenienti che organizzare il viaggio dall’Italia.
Dall’aereoporto di Caracas ci siamo trasferiti con un piccolo aereo alla volta di Gran Roque, l’isola principale dell’arcipelago. Un aereo minuscolo, solo 20 posti. Un po d’ansia, nel volo e soprattutto nell’atteraggio sulla piccola pista, in un lembo di terra in mezzo al mare. E poi l’incanto.
La sistemazione alberghiera è stata in una”posadas“: si tratta di piccole strutture familiari composte da 4/5 comode camere arredate in modo molto semplice, tutte colorate, internamente ed esternamente con colori pastello vivaci. Anche i pasti spartani: tra arepas (gustose focaccine a base di farina di mais) e pesce, una gran delizia di cucina tipica e calsalinga. Per chi ama maggiori comodità sull’isola esistono anche strutture più ricche, delle “posade resort”, con tutti i confort, compreso (oggi) anche il wi-fi e l’aria condizionata, di cui però io non ho certo sentito il bisogno).
Da lì con piccole barche la mattina io ed il mio gruppo-vacanza venivamo accompagnati su isolette deserte, con pranzo al sacco preparato dagli albergatori, e ripresi nel tardo pomeriggio. Tutte le isole che ho visto erano lingue di sabbia bianca con poche sterpaglie verdi a ravvivare lo sguardo insieme alle mille sfumature del mare cristallino. La compagnia, oltre quella dei pochi vacanzieri come noi era quella di uccelli marini che arrivavano a mangiare i piccoli pezzi di arepas che gli offrivamo, senza alcun timore reciproco. Una sola volta si è avvicinato un lussuosissimo yacht. Stonava? Un pochino, ma poi vi sono scesi dei bambini e si sono messi a giocare con palette e secchielli e tutto sembrava nuovamente normale.
La sera, dopo la doccia una passeggiata su Gran Roque, un aperitivo, la cena sotto le stelle e poi tutti a nanna per godere il giorno dopo di un’altra splendida giornata di mare e natura incontaminati. Concordo con chi definisce Los Roques il paradiso terrestre! E tu che ne pensi? Racconta, condividi con noi il tuo viaggio a Los Roques.
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Foto: Thinkstock