Giovedì 24 agosto, tre seguitissimi influencer dei social – Laura Comolli, Roberto De Rosa e Nicolò Leone – saranno in partenza da Roma verso due destinazioni a dir poco affascinanti ai piedi dell’Himalaya: Chengdu, nel Sichuan, e Lhasa,nel Tibet. È il secondo viaggio esperienziale dopo quello del 2019 promosso dall’Associazione ‘Mirabile Tibet’ e organizzato dall’Agenzia di comunicazione I SAY, reso possibile – dopo tre anni di limitazioni – dalla riapertura da parte della Cina al turismo internazionale. Cosa c’è da vedere oggi in questi incredibili luoghi? Scopriamolo insieme.
“Terra dell’abbondanza” e capoluogo del Sichuan, Chengdu fu descritta già da Marco Polo ne ‘Il Milione’. Nata e fiorita lungo il fiume Jin, questa città è ricca di siti di rilevanza storica e culturale – come la Casa con tetto in paglia di Du Fu, il Tempio Wuhou e il Monastero Wenshu. Un luogo dove tradizione e modernità si incontrano in un modo davvero incredibile – dall’antica Qintai Street o la Kuanzhai Alley, che ha conservato l’architettura originale pur contenendo oggi negozi o ristoranti “alla moda”, al New Century Global Center, l’edificio più grande al mondo, che ospita tra molte altre cose, compreso un hotel da 2mila stanze, una spiaggia coperta lunga più di un chilometro e una grandissima pista da pattinaggio. Gli amanti della Natura non potranno non apprezzare la zona panoramica di Jiuzhaigou e la Valle del Drago giallo, assieme al Centro di ricerca per la protezione e la riproduzione del Panda gigante (dal 2016, non più in estinzione) mentre quelli della gastronomia si troveranno in un luogo già riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO per la sua magnifica cucina.
Cuore spirituale del Tibet, Lhasa – che, come il suo famoso Palazzo del Potala, risale al Seicento – è il luogo dei principali riferimento culturali della regione e della sua popolazione: oltre al Potala, il Tempio di Jokhang e il Palazzo Norbulingka, tutti siti del patrimonio mondiale UNESCO. Eretta a un’altitudine di oltre 3.6mila metri ai piedi di montagne che ne superano i 5,5mila, è tra le più alte città del mondo, con un livello di 68% di ossigeno nell’aria rispetto al livello del mare. Il monastero più antico della città, Jokhang, è circondato dalla famosa Barkhor Street che, secondo la leggenda, fu creata dal calpestio dei fedeli. Mentre quello di più recente edificazione, il Monastero Sera, ospita ogni pomeriggio un dibattito all’aperto sui Sutra. Infine, il primo museo moderno della regione – Tibet Museum – ha una collezione permanente di circa mille manufatti artistici e architettonici. Una città tutta da esplorare in una regione che sta fiorendo, attraendo ogni anno un numero sempre più alto di turisti. Curiosi anche di assaggiare la cucina basata sullo yak, dal tè al latte con burro salato alle zuppe e ai ravioli di carne.