C’è chi sta ancora lavorando e andrà in ferie tra poco. C’è chi è partito già una volta e ripartirà a breve. C’è chi, semplicemente, continua ad andare a lavoro e a pagare la benzina, ormai alle stelle. Se non si tratta di furto, manca davvero poco. La benzina ormai sfiora i due euro a litro e, addirittura, in alcune regioni, li supera. E sembrano ormai lontani gli sconti e le promozioni che ci hanno accompagnati durante i mesi estivi, soprattutto nei fine settimana, così da permetterci di viaggiare senza spendere una fortuna. Ma le occasioni per spendere meno sono davvero finite o è possibile continuare a risparmiare?
Qe, ha monitorato i prezzi, ed ha affermato in merito:
“Il brusco risveglio dagli sconti self riporta alla realtà di una situazione invariata quanto al carocarburanti sulla rete ‘servita’ nazionale. Le ‘punte’ di benzina e diesel non scendono infatti dagli elevati livelli attuali, rispettivamente 2,019 e 1.853 euro/litro. Quanto alle medie siamo rispettivamente a 1,931 e 1,815 euro/litro, anch’esse stabili. Ancora fermi i prezzi raccomandati, più nel dettaglio, a livello Paese, il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità ”servito”) va oggi dall’1,924 euro/litro di Esso all’1,931 di TotalErg e IP (no-logo a 1,824). Per il diesel si passa dall’1,808 euro/litro di Tamoil all’1,815 di TotalErg e Q8 (no-logo a 1,703). Il Gpl infine è tra 0,750 euro/litro di Esso ed Eni e 0,771 di Shell (no-logo a 0,773)”.
Per questo le associazioni dei consumatori hanno richiesto una proroga degli sconti almeno fino al 31 dicembre. Ma il presidente di Eni, Giuseppe Recchi, ha risposto seccamente:
“Lo scontone è stato un gran successo, ma la sua riproposizione adesso non è un tema ed in ogni caso è una decisione che dovrà valutare il management”.
In attesa della risposta del Governo, potrebbe essere utile rifornirsi nelle cosiddette pompe bianche. Ce ne sono 315 nel nostro Paese e sul sito pompebianche.it è possibile visualizzare gli indirizzi.