Omosessuali (e non) di tutto il mondo: udite, udite (anzi: leggete, leggete!) è prevista un’iniziativa allegra e divertente per radunare uomini e donne gay che vogliono urlare al mondo i propri gusti sessuali, senza subire discriminazioni e violenze. Un modo per far sentire la loro voce, le loro emozioni e per richiedere equità di diritti.
L’8 giugno Tel Aviv si colorerà di allegria, freschezza, vitalità e tinte accese: infatti si terrà una grande ed importante manifestazione dell’orgoglio omosessuale a livello mondiale. Si attendono oltre centomila persone che sfileranno colorando le vie della bellissima città israeliana. E’ stata scelta proprio questa location probabilmente perché da un sondaggio è risultata essere la più “gay friendly” al mondo.
Infatti secondo il Best of GayCities 2011 è proprio la città israeliana a posizionarsi sul primo scalino del podio: Tel Aviv dunque è la città preferita dagli omosessuali. Premio certamente meritano, anche perché negli scorsi mesi si è sviluppat, prendendo sempre più piede, una iniziativa ed una campagna volta proprio a sensibilizzare gli abitanti, promuovendo l’immagine di una città dalla mentalità aperta e senza discriminazioni. Questa campagna, chiamata appunto Tel Aviv Gay Vibe, è stata promossa dall’ente del turismo israeliano ed è costata circa 80.000 dollari.
Nel sondaggio in questione, ovviamente, non ha sorpreso la presenza di alcune città che hanno ottenuto una buona percentuale: infatti dopo Tel Aviv (43%), seguono New York con il 14% e Toronto con il 7%.
Diverse location hanno ottenuto vari premi. Ad esempio New York ha sbaragliato Londra, vincendo con 32% contro il 14%, nella conquista del podio per la Best nightlife city; San Francisco ha, invece, vinto il primo premio per la categoria Best Pride City.
Che siate omosessuali o meno, Tel Aviv potrebbe essere una meta da tener in considerazione per la vostre prossime vacanza poiché la città ha molto da offrire: bellissime spiagge per gli amnti della tintarella o musei d’arte per chi predilige l’aspetto culturale.