Cleptomania da albergo: i furti più bizzarri

Piccole o grandi manie, nei casi estremi delle vere ossessioni, e c’è chi parla addirittura di collezionismo. Di cosa stiamo parlando? Della passione per i souvenir da albergo! Che lo si faccia per sfregio per la somma versata alla struttura o per semplice istinto cleptomane, il ricordino dall’hotel se lo portano prima o poi quasi tutti a casa. Il sito leader nel campo delle prenotazioni alberghiere online, Venere.com, ha voluto stilare una curiosa classifica degli oggetti più bizzarri “sgraffignati” dai turisti negli alberghi del mondo.

Si comincia dagli oggetti più semplici e banali: le lampadine con relativi portalampadine, placchetta e cavo della luce. Costo al supermercato sicuramente irrisorio, ma attrazione particolare suscitata nei clienti degli alberghi. Si arriva poi agli elementi più ingombranti e costosi: c’è chi prova a portare via anche mobiletti o pezzi di mobili, come scaffali, mensole, porte scorrevoli dell’armadio. C’è qualche caso limite, ad esempio il ladro travestito da operaio per rubare il pianoforte a coda nella hall dell’albergo, oppure la coppia che desidera la camera più vicina al parcheggio, così da poter organizzare un vero e proprio furto.

Hi-tech ed elettrodomestici annoverati tra i furti più insoliti tanto quanto  vietati. Non parliamo solo del semplice telefono da stanza, spesso inutile se utilizzato fuori dall’albergo stesso. Pensate che c’è chi ha provato ad intascarsi condizionatori di circa 130 kg o televisori al plasma, portando via anche i relativi cavi, al fine di evitare eventuali problemi di compatibilità. E c’è chi ha tentato di far sua la fotocopiatrice a colori dell’hotel.

Relativamente più semplici da portare via, ma comunque di dubbia utilità: numeri delle stanze, tende, asse da stiro, fiori, cardini delle porte, una spada medievale, un orso di legno alto 1,20 mt e anche pezzi di un camino di marmo. Il vincitore assoluto, secondo Venere.com, è il signore che ha provato a trafugare la testa impagliata di un cinghiale.

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