Il Museo del gelato

Immagino che chiunque di voi pensi ad un museo, diventi subito cupo e triste, ricordando la noia delle visite guidate alle medie o alle scuole superiori. Ma anche se l’arte è stata la vostra materia preferita, probabilmente preferirete questo Museo ai tanti visitati nel periodo scolastico. Si tratta del primo Museo del gelato,  ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna. E’ il primo in Italia e, al momento, anche nel mondo ed è stato voluto fortemente dalla Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani, in quanto questa famiglia da anni lavora nel campo della produzione di macchine per la realizzazione del gelato.

La ditta in questione ha ricavato, nei suoi capannoni volti alla produzione industriale, una zona per creare questa struttura, dando il via ad una sorta di percorso guidato che racconta la storia e l’evoluzione del gelato, anche grazie a numerose esposizioni. Pare che il lungo percorso parta addirittura nel 1200 a.C. in Mesopotamia, quando veniva usata la fredda neve per cercare di tenere al fresco le bottiglie, per poi arrivare fino a Roma, dove veniva usato il coli nivarium, uno strumento utilizzato per filtrare ghiaccio e neve. Gli arabi soltanto nell’XXI secolo inventarono il sorbetto, mentre soltanto nel Rinascimento nacque il gelato vero e proprio. Si racconta che l’inventore sia un marchigiano, un certo Antonio Latini.

Il Museo ovviamente non è soltanto storia (e qui arriviamo alla parte divertente), ma lungo il percorso storico sono previste delle tappe per la degustazione e anche per la  sperimentazione, provando a creare un gelato.  Alla preview del Gelato Museum vi erano più di 1000 persone. Ora è aperto soltanto nelle ore pomeridiane, con più di 3.000 prenotazioni.

E’ importante che si mantengano sempre vive le nostre tradizioni e le nostre peculiarità, quindi, amanti del gelato e non solo, andate a visitare il Museo del gelato!

 

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