In vacanza dalla tecnologia

Il vostro I-Phone è sempre nei vostri pensieri? Controllate in continuazione email, notifiche dei maggiori social network e messaggi di WhatsApp? Se questo accade anche quando siete in vacanza, magari mentre vi state rilassando al mare, dovete darci un taglio. Un taglio che vi permetta di vivere al meglio la vostra vacanza.

Lo psichiatra Federico Tonioni, coordinatore dell’ambulatorio sull’Internet Addiction Disorder del policlinico Gemelli di Roma e la dottoressa Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta, nonché presidente di Eurodap, l’Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico, hanno dato qualche consiglio per evitare di essere stressati in vacanza da tablet e smartphone:

“Essendo sempre connessi, ad esempio, il confine tra lavoro e non lavoro è ormai molto labile, staccare è davvero difficile  anche il semplice gesto di controllare la posta elettronica in alcuni casi può essere dannoso, perché se capita di leggere la email sbagliata si comincia a pensare, ci si sente invasi dal lavoro. Non è un caso infatti che si stia pensando sempre più a situazioni vacanziere offline, nelle quali le persone entrano in un’esperienza insolita, perché se non sei connesso ormai non esisti, ma che esprimono un nuovo bisogno, quello di sparire per un po’ “, spiega Federico Tonioni.

La dottoressa Vinciguerra, ha sostenuto in merito:

“La vacanza  dev’essere un momento per riscoprire il piacere del contatto umano, della socializzazione con persone nuove, che ci possano arricchire: è importante quindi non perdere questa occasione, ricordando sempre che per rilassarci non è importante solo trovarsi in un luogo diverso da casa, ma essere emotivamente “sintonizzati ” sulle esperienze diverse che stiamo vivendo, senza che i dispositivi elettronici (un problema non in quanto tali, ma per l’utilizzo che ne facciamo) ci riportino prepotentemente alla quotidianità. Utilizzando compulsivamente smartphone e tablet siamo costantemente in contatto con persone che appartengono alla nostra vita quotidiana – evidenzia – ma magari questo ci porta a non scoprire che il vicino di ombrellone è una persona simpatica “.

 

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