Turisti smemorati, la maggior parte dimentica oggetti in aereo

Nonostante sia questo il periodo più “adatto” al viaggio, in realtà turisti, lavoratori o studenti viaggiano in continuazione durante tutto il corso dell’anno. E che si utilizzi l’aereo, la bici, il treno o la moto a tutti, almeno una volta nella vita, è capitato di perdere qualcosa. Skyscanner, portale leader nella ricerca dei voli, ha proposto recentemente un sondaggio sulle dimenticanze in aereo ed ha scoperto che almeno i due terzi dei passeggeri dimenticano delle cose o degli oggetti in aereo.

Pare che, dalle 700 risposte dei viagiatori di tutto il mondo, sia emerso che un terzo degli intervistati ha dimenticato in aereo dei beni per un valore di 100 euro circa. Si parla più che altro di oggetti tecnologici ed innovativi, come le fotocamere digitali (3%), l’ iPad (3%) e i videogiochi (2%). Ben 5 persone, tra le 700, sono scesi dal veivolo senza la fede nuziale, probabilmente dimenticata sul portaoggetti e con una buona (si spera) motivazione da riportare in famiglia, e soprattutto ai rispettivi coniugi.

Posso solo immaginare quanto sia frustrante lasciare in giro il proprio iPad, un oggetto che, in fin dei conti, può essere considerato come molto personale tra contenuti musicali, video e dati sensibili. Ad ogni modo, la maggior parte di questi oggetti può essere recuperata o sostituita, tranne in alcuni casi, a prescindere dal costo. Perdere il giocattolo preferito del vostro bambino, per esempio, potrebbe essere un vero disastro. Tra le situazioni assolutamente da evitare prima di partire per le vacanze!” Questo il commento di Caterina Toniolo, Country Manager di Skyscanner Italia.

Il 5% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver dimenticato a bordo alcuni documenti di viaggio, come la carta d’identità o il passaporto, e ben il 2% ha lasciato il giocattolo preferito dal proprio bambino. Comunque la cosa più comune dimenticata sugli aerei è il libro, almeno secondo il 18% dei passeggeri, seguito dai telefoni cellulari (9%), riviste o giornali (8%) e un capo d’abbigliamento (8%). Pare inoltre che una intervistata abbia dimenticato addirittura della biancheria intima…

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