Era già tutto pronto dal mese di luglio, ma l’inaugurazione è avvenuta proprio in questi giorni. Si tratta di Vladivostok, il ponte più lungo del mondo, con 3.100 metri di lunghezza totale, oltre 1.800 metri di ponte effettivo e oltre 1.104 di campata centrale. Il suo compito non sarà certo semplice: dovrà affrontare delle situazioni dettate dal meteo e dal clima non affatto semplici o favorevoli; infatti su tutta l’area i venti possono superare i 100 chilometri orari, per non parlare delle onde alte fino a 6 metri e le formazioni di ghiaccio (trovandosi in terra russa) che raggiungeranno anche i venti cm di spessore. E’ stato costruito a partire dal 2009 ed è costato la bellezza di 800 milioni di euro. 800 milioni di euro, avete capito bene. Per un ponte che servirà per un’isola abitata da circa 5 mila persone, ovviamente tante, troppe, sono state le polemiche.
E’ stato inaugurato ufficialmente nei primi giorni del mese di luglio con la presenza del primo ministro russo Dmitri Medvedev, il quale lo ha descritto come:
“il biglietto da visita della città”
Ha poi aggiunto durante il taglio del nastro parlando alla popolazione presente:
“L’opera non è stata realizzata per il summit. L’Apec si è rivelato solamente il pretesto per mettere in piedi questa opera colossale. […] “Tutto ciò che abbiamo fatto qui negli ultimi anni ovviamente legato al vertice. Ma non lo facciamo per il vertice, lo facciamo per voi, per chi vive qui. […] Sfortunatamente forse non sappiamo costruire case, ma sappiamo costruire strutture come questa”.
Soltanto il 1° agosto 2012 il ponte, realizzato appunto in occasione del prossimo vertice Apec (Cooperazione economica nell’area asiatico-pacifica) è entrato in funzione con i primi automobilisti.
Ben 4 anni di lavorazione e 8 miliardi spesi per costruire il ponte sospeso più alto del mondo, il quale sovrasta uno stretto che viene chiamato Eastern Bosphorus (Bosforo dell’est) e unisce la città alla Russky Island.
