Cocktail, bevande, pestati: ma quanti ce ne sono? Da dove provengono? Si, perchè anche il cocktail risulta originario di un qualche posto nel mondo, e ognuno porta con sè il sapore della propria terra d’origine. Ecco i cocktail più conosciuti da dove provengono.
Mojito, Cuba: il famoso cocktail si attribuisce ad un barman di un noto bar a L’Avana, Bodeguita del medio, frequentato a suo tempo da grandi artisti quali Hemingway e Pablo Neruda. Qui Attilio De La Fuente nutriva una grande passione per mescolare sempre ingredienti nuovi.
Margarita, Messico: il cocktail a base di tequila non ha origini ben definite. William Grimes, in Straight Up or On the Rocks: The Story of the American Cocktail, afferma che gli stessi messicani affermassero di bere margarita già dagli anni ’30.
Sangria, Spagna: un ottima bevanda fruttata, dolce e alcolica. La sangria è il must per chi visita la Spagna. Bevuta soprattutto fuori pasto dagli spagnoli, per accompagnare gli aperitivi. Ancora meglio se accompagna un’ottima paella.
Pimm’s, Inghilterra: secondo solo al tè per gli inglesi, noto altresì come la bevanda di Wimbledon. Ottimo soprattutto per l’aperitivo tradizionale inglese, solitamente è a base di gin, ma voi potrete assaggiarlo anche con scotch, rum, vodka o whisky.
Pina Colada, Porto Rico: la si fa risalire a Don Mingot che, nell’intento di preparare un cocktail a base di frutta, inventò questo famoso a base di latte di cocco, rum e succo d’ananas. Un marmo commemorativo, posto a San Juan, ricorda l’evento.
Caipirinha, Brasile: cachaça, lime, zucchero e ghiaccio sono gli ingredienti necessari a fare questo noto cocktail brasiliano. Il nome deriva dalla denominazione degli abitanti brasiliani delle zone rurali, chiamati “caipira“.
Singapore Sling, Singapore: il cocktail bevuto in Delirio a Las Vegas da Hunter S. Thompson. Il suo ideatore fu Ngiam Tong Boon, barman dell’hotel Raffles.
Negroni, Firenze: la storia vuole che il Conte Negroni, negli anni ‘2o, presso il Caffè Casoni di cui era assiduo frequentatore, si stancò di ordinare il solito Americano. Chiese al barman, Fosco Scarselli, una sostituzione del seltz con il gin, memore del recente viaggio in Inghilterra. Fu così che nacque il Negroni, famoso tutt’oggi.
Pisco Sour, Perù: uno dei cocktail più noti del Sud America, nonchè il cocktail ufficiale peruviano, proprio dal nome dell’omonima città di Pisco.
Long Island Iced Tea, New York: il nome e l’aspetto fanno pensare ad un tè, e questo lo fece passare inosservato durante l’era del proibizionismo, secondo una poco veritiera leggenda. Chi lo servì per prima fu Robert Butts, barman dell’Oak Beach Inn.