Ogni tanto fa bene parlare della ricchezza del territorio nostrano, dei luoghi stupendi da conoscere e che si trovano a pochi passi da casa; oggi ci sposteremo in Sicilia, precisamente nel sud dell’isola, ad Agrigento.
La prima cosa che vi diranno di visitare una volta arrivati in questà città è l’imperdibile Valle dei Templi.
Un sito archeologico che testimonia l’antico splendore della civiltà greca classica, oggi sotto tutela dell’UNESCO, perchè considerato uno dei patrimoni dell’umanità. I resti dei templi dedicati alle più importanti divinità consentono di inserirsi in questa meravigliosa epoca storica: percorrere le strade della città natia del filosofo Empedocle, quelle stesse strade calpestate un tempo anche dallo stesso Cicerone e descritte da Virgilio nell’Eneide.
Ma Agrigento non è solo un gancio con la classicità greca, ma è un luogo da amare in ogni sua piccola sfaccettatura. La città è ricca di edifici, chiese,palazzi, santuari: non perdetevi la Cattedrale di San Gelardo e la Chiesa di Santa Maria dei Greci, costruita sulle resta del tempio della dea Athena. Agrigento, ve ne accorgerete, vi consentirà di passare attraverso le epoche storiche grazie alle importanti testimonianze architettoniche che vanno dal medievale al rinascimentale, con enormi influenze arabo-normanne.
Tra i nomi illustri originari del posto, spicca quello dello scrittore Luigi Pirandello; se vi interessa potreste scegliere di seguire un itinerario che lo rievoca.
L’itinerario prevede tre tappe principali: la casa natale, il teatro e la biblioteca. La prima situata a pochi chilometri dal centro della città, nella contrada di campagna nota come “Caos”, fu restaurata dopo la Guerra e oggi è un vero e proprio museo arroccato sul mare che rivive l’entità dello scrittore. Il teatro e la biblioteca gli sono stati entrambi dedicati, in quest’ulima vengono conservati documenti e testimonianze di Pirandello e dei suoi eredi.
Se poi siete anche amanti degli spazi aperti e delle nature incontaminate, la provincia di Agrigento vi condurrà in tantissime riserve naturali.
Ad esempio a pochi chilometri sorge la riserva di Maccalube, nel comune di Aragona: questa è caratteristica per la presenza di vulcanelli, davvero piccoli, dai quali fuoriesce un liquido, un tempo ribattezzato “Sangu de li Saracini”; si dice che un tempo il liquido fosse usato per curare i reumatismi.