La mostra del grande artista De Chirico è stata fortemente voluta e ideata da Crocevia e la Fondazione Alfredo e Teresita Paglione, nonché prodotta dalla Fondazione Carichieti, in costante e proficua collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma. Curata da Giovanni Gazzaneo ed Elena Pontiggia, dal 27 aprile al 15 luglio, offrirà al pubblico e agli amanti nonché studiosi del celeberrimo artista una nuovachiave di lettura delle sua innumerevole raccolta di oper, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto religioso.
Infatti dell’artista molti sono gli aspetti noti e conosciuti, ma ciò che è meno sotto gli occhi degli studiosi e degli amanti dell’arte è l’aspetto religioso, che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni quaranta, con le incisioni per l’Apocalisse. Al Palazzo de’ Mayo saranno cinquantacinque le opere esposte, tutte meritevoli di luce ed attenzione.
Di tutta la magnificenza della grafica dechirichiana verranno mostrate al pubblico le litografie (venti) ideate nel 1940 e pubblicate l’anno successivo, nel 1941, tutte rigorosamente rilegate in volume, e le litografie realizzate con la tecnica dell’acquerello a mano da De Chirico del 1977 (in totale ventidue). Accantoa queste opere c’è spazio per diversi dipinti, dal Buon samaritano e San Tobia e i viandanti, entrambi realizzati nel 1939 alla magnifica Annunciazione del 1954, passando per il Tondo Doni da Michelangelo, del 1975, una delle ultime opere realizzate dell’artista.
La punto centrale dell’esposizione sicuramente è dato da La salita al Calvario: una immensa tela a stampo religioso realizzata nel 1947 e custodita con enorme gelosia dal Maestro nella propria casa. E’ stata restaurata dalla Fondazione Carichieti proprio per l’occasione ed è in mostra perenne nella chiesa di San Francesco a Ripa di Roma, all’interno della quale è posta la tomba di De Chirico e della sua consorte. Dalla Galleria di Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi sono arrivate in prestito alcune opere, tra le quali il Gesù divino lavoratore del 1951 e quattro disegni inediti del 1949. Dall’Istituto delle Suore Clarisse di Rieti proviene la Crocifissione del 1950.