Donne, avete voglia di fare shopping? Il cambio di stagione è alle porte, le feste pasquali stanno arrivando e fare qualche regalino a parenti e amici è d’obbligo. Per non parlare di noi stesse, amanti dello shopping e delle compere, che pensiamo spesso e volentieri di non aver nulla da mettere, nonostante gli armadi strabordino di roba.
Vi propongo quindi una lista dei negozi più strani del mondo, un vero e proprio viaggio nel bizarro e nell’anticonformismo. E chissà che qualcuno di voi non ci faccia un pensierino per i prossimi regali…
Strippers World, la boutique che non ti aspetti. Amate la lap dance o siete delle spogliarelliste? Per voi, ma anche per i maschietti, questa sarà la bottega ideale. Tra vestitini molto ini, perizomi e costumi sexy a tema, avrete di che sbizzarrirvi. Pensate che sia adatto alla vostra amica del cuore? Allora prendere il primo aereo, il locale si trova in Australia!
The Old Umbrella Shop, in Tasmania e per la precisione a Launceston, è nato un delizioso negozietto dedicato agli ombrelli. Forme strane, colori sgarcianti, antichi o super moderni: se la pioggia è la vostra preoccupazione più grande, qui troverete quello di cui avete bisogno.
Gypsy Brides Market, volete comprare una moglie? Allora organizzate al più presto un viaggio in Romania o Bulgaria, dove mercatini in cui i “prodotti” da esporre sono giovani donne che indossano il vestito più bello presente nel loro guardaroba con la speranza che qualcuno le “compri”, sono presenti in diverse cittadine. Speriamo che piaccia alla suocera!
Witch’s Market, se volete creare un incantesimo per aiutare Cupido ultimamente davvero troppo sbadato, la Bolivia fa al caso vostro. A La Paz, infatti, sono presenti numerosi negozi monotematici, con tutto l’occorrente per realizzare incantesimi, pozioni magiche e riti Voodoo.
Muara Kuin, nel Borneo, a Kalimantan, vi è il mercato più galleggiante del mondo. Infatti è possibile visitare il mercato soltanto accedendo con una barca. Chiamata la città dai mille fiumi, è una sorta di Venezia indonesiana. No barca, no shopping.