Quante volte ci hanno detto che dovevamo finire quello che c’era nel nostro piatto. Non importa se buono o meno, l’educazione imponeva di lasciare il piatto pulito. Spesso i nostri genitori motivavamo la loro esortazione con la fame nel mondo e la povertà dei Paesi del terzo mondo. Presupponiamo, però, che nessuna madre abbia mai fatto pagare una penale ai figli che lasciavano del cibo nel loro piatto. Ciò che accade, invece, puntualmente a Sapporo, in Giappone, in un ristorante di pesce che si chiama Hachikyo. Qui vengono serviti piatti a base di ikura, ovvero uova di salmone a forma di sfere di colore rosso o arancione; si tratta di un alimento molto comune anche nei ristoranti di sushi europei e statunitensi.
Ebbene, il proprietario del locale Hitoshi Sugita, conosciuto ai più per la sua sensibilità nei riguardi dei temi ambientali tanto da aver mandato i camerieri del suo locale a fare un training a bordo di un peschereccio, ha deciso di servire nel suo ristorante questa pietanza a patto, però, che i clienti rispettino alcune regole. Infatti l’ikura fa parte del piatto principale del ristorante, il cosiddetto piatto della casa, chiamato tsukko meshi, un piatto di riso condito con uova di salmone. I clienti sono invitati, quindi, a non lasciare nel piatto nemmeno un chicco di riso in segno di gratitudine verso la bontà del piatto e il lavoro duro e pericoloso dei cacciatori di uova di salmone. In caso contrario? In caso contrario si paga una penale al ristorante.
Questo è dovuto anche allo spopolamento dei salmoni selvaggi nelle acque europee, spingendo quindi i clienti ad un consumo più consapevole di alcune specie ittiche. Ma non è finita qui. Ad aprile aprirà i battenti un nuovo ristorante Hachikyo nella capitale Tokyo, ed anche qui varranno le stesse regole di quello di Sapporo.