Luoghi nel mondo che sembrano finti

Non serve ritoccarne le immagini, questi posti sembrano già sufficientemente ritoccati dalla natura. Ci sono luoghi nel mondo che sono così strani da apparirci addirittura finti. Quali sono questi luoghi? Ve lo sveliamo noi.

Monte Roraima, Venezuela.
La sua cima arriva a sfiorare i 2800 metri e sulla sommita di questo monte si gode di un paesaggio sicuramente unico. Inoltre giunti sul picco del monte ci si ritroverà tra una ricca vegetazione, fatta anche di piante carnivore, ed una fauna particolare tra cui si ritrovano anche le strane rane scure.
Crystal Cave, Skaftafell, Islanda.
Queste grotte sono visitabili solo d’inverno, quando completamente ghiacciate. Un vero e proprio spettacolo sotto zero.
Lisse, Paesi Bassi.
Per la città che è una dei più importanti centri di coltivazione di tulipani di tutto il Paese ovviamente non potevamo che aspettarci coloratissime distese di questi fiori tipici olandesi. Lisse si trova a 15 km da Leiden ed è una delle mete preferite dagli appassionati di fotografia floreale.

Salar de Uyuni, Bolivia.
Un’immensa distesa di sale, quasi da apparire come un lago ghiacciato, posta tra i dipartimenti di Potosí e di Oruro, vicino alla città di Uyuni. Da lontano potrebbe essere scambiata per un lago ghiacciato.
Gullfoss, Islanda.
Una meravigliosa cascata dalla portata di 140 m³/s e di 80 m³/s. I particolari giochi di luce, la teatralità e la bellezza di questa cascata l’hanno fatta nominare “la regina delle cascate islandese”.
The Stone Forest, Yunnan, Cina.
Si chiama così perchè ricorda una vera e propria foresta in pietra questa zona della cina, dove le rocce altissime si erigono dalla terra e quasi ricordono delle enormi stalagmiti.

Laguna Salada, California.
Ha un colore tendente al rosa questa laguna californiana: il rosa è dovuto alle alghe particolari che si mescolano con le acque fortemente salate.
Alberi di drago al plateau di Homhil, Socotra, Yemen.
L’albero del Sangue di Drago (Dracena cinnibari) è la pianta simbolo di Socotra. Il nome è dovuto alla sua resina dal particolare colore rosso scuro che rammenta, secondo la leggenda, il sangue di un drago.

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