Nel 2050 si morirà di fame

State ancora cercando la formula dell’eterna giovinezza? Avete paura che la profezia dei Maya sia veritiera poiché vorreste vivere in eterno e diventare immortali? Credo proprio allora che dobbiate leggere questo angoscioso articolo. Infatti lo Stockholm International Water Institute (SIWI) ha lanciato un allarme che non farà piacere a nessuno. Si pensa che nel 2050 si morirà di fame.  Qual è il problema? L’acqua. Infatti sarà talmente poca da non poter più nutrire né uomini né animali.

La Stockholm International Water Institute ha pubblicato un rapporto in merito intitolato “Nutrire un mondo assetato: Sfide e opportunità per un mondo d’acqua e cibo sicuro” che è stato il punto cardine durante le discussioni del Week 2012 mondiale dell’acqua a Stoccolma durante gli ultimi giorni del mese di agosto. Il rapporto è stato scritto da un gruppo di esperti SIWI delle organizzazioni Alimentazione e Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e all’International Water Management Institute (IWMI).

«Non ci sarà abbastanza acqua per produrre il cibo necessario ai due miliardi di persone in più che ci saranno nel 2050 soprattutto se si manterranno i trend attuali, che vedono il mondo avvicinarsi a una dieta di tipo occidentale con il 20% delle proteine assunte derivanti dagli animali».

ha dichiarato la Prof.ssa Malin Falkenmark. 

Insomma pare proprio che le risorse idriche a nostra disposizione non sarebbero affatto sufficienti per nutrire l’intera popolazione mondiale (composta da circa nove miliardi di persone) oltre l’anno 2050. Pare proprio che entro il 2050, quindi entro i prossimi 40 anni, l’unica nostra alternativa disponibile sarebbe quella di diventare per forza vegetariani, affinché l’intera popolazione mondiale possa nutrirsi e quindi non morire di fame. Secondo questo scenario, dovremmo ottenere un consumo di carne pari al  5%  del cibo totale.

E voi cosa ne pensate? Avete timore di diventare vegetariani o, a mali estremi, di morire di fame? Credete sia possibile che l’acqua entro 40 anni possa terminare? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

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