Mira a riqualificare gli spazi oltre che ad ampliare le aree verdi di un’area a forte urbanizzazione quale Manhattan: a questo mira il progetto che ha in mente di realizzare, a svariati metri sotto terra, un vero e proprio parco.
Non è il primo tentativo, da parte della Grande Mela, di spostare il piede dal suolo: già del 2009, infatti, venne aperta la High Line, un tempo linea ferroviaria sopraelevata divenuta un parco a due piani da terra poi.
Se prima era sopra adesso è sottoterra, grazie al Delancey Underground, la prima area verde completamente sottosuolo il cui nome si deve all’ex terminal del metropolitana su cui sorgerà il nuovo parco.
Lavori che dovrebbero avere inizio a breve, prima però si procederà alla presentazione del progetto in miniatura che dovrà esaltare le potenzialità e le novità del parco che rientrerà in uno dei primi esempi di agritettura (agricoltura e architettura tra loro combinate).
La domanda sorge spontanea? Ma un parco in cui vi sono delle piante come faranno quest’ultime a sopravvivere in assenza di luce solare? Ovvia domanda la cui risposta viene dall’ingegneria ambientale.
Vi saranno appositi cavi in fibra ottica che si occuperanno di filtrare la luce solare e trasportarla al parco, quanto è necessaria per lo svolgimento della fotosintesi delle piante. I cavi avranno inoltre un’azione filtrante dai dannosi raggi UV e, per questo, preveranno anche il rischio di scottature sulla pelle.
Sembra quindi immediato il via all’esecuzione materiale di questo progetto.
Idea bella, rivoluzionaria senza dubbio, ma che fine ha fatto il piacevole contatto con lo spazio aperto? Che fine faranno le passeggiate con la brezza che accarezza i capelli, sotto un tiepido sole primaverile?
E voi cosa ne pensate?