Oramai sono quasi di ordinaria pratica le poche, semplici, ma essenziali e obbligatorie “manovre” che dobbiamo eseguire quando siamo giunti al momento del controllo in aeroporto. I liquidi, in sacchetti trasparenti dove poter essere ben visibili, devono essere contenuti in flaconi da circa 75-100 ml. Vietato portare con sè oggetti contundenti e taglienti; per poter oltrepassare senza problemi la “barriera” metal detector bisogna poi privarsi di qualsiasi oggetto metallico, togliere eventualmente le scarpe e anche la cintura. Insomma aeroporto è anche sinonimo di questa noiosa ma necessaria consuetudine.
E non sarebbe finita qui perchè, probabilmente presto, chi porta le lenti a contatto dovrà toglierle per procedere alla scannerizzazione della retina. Sarebbe questa la novità che prossimamente potrebbe interessare diverse stazioni aeroportuali: una tecnologia che accellererebbe le tempistiche per il controllo passeggeri. Per quanto affermata dalla Iata, associazione nazionale di trasporto aereo, nel giro di 7 anni tutti gli aeroporti saranno muniti di appositi sistemi che consentiranno di controllare l’identità del passeggero più rapidamente: impronte digitali e scanner retinico. Anche se sembra che si parli di un film di spionaggio o di cose da servizi segreti, in realtà questo è il futuro dei passeggeri di aerei.
Come sappiamo tutti ormai, è stato dopo quel tragico 11 settembre 2001 che, i controlli in aeroporti, furono resi (come è giusto che siano) più severi e tediosi. Ora l’obiettivo è quello di coniugare la dovuta e rigida sicurezza con procedure più rapide. Solo per darvi qualche numero: si pensi che prima dell’11 settembre passavano al check-in ben 350 individui all’ora, dopo l’attentato alle Torri Gemelle si è scesi a 150 passeggeri all’ora. Ora si punta sulla tecnologia, grazie a questi sistemi (per ora funzionanti in Inghilterra e Stati Uniti, solo in 3 aeroporti) che consento di ottenere rapidamente informazioni sul documento di identità e di individuare i viaggiatori sospetti. Preparatevi a puntare l’occhio e a lasciare l’impronta! Voi confidate nella tecnologia?