Presepe in Italia: quali vedere

Più che una tradizione, il presepe oramai è una vera e propria arte. La rappresentazione dello scenario della nascita di Gesù Bambino si fa sempre più suggestiva, emozionante e ricca di particolari. In Italia, da nord a sud, ovunque si propongono dei presepi viventi magnifici, emozionanti. Se vi capita l’occasione di visitarne uno tra i tanti, fatelo! Vi sentirete sicuramente trasportati in un’atmosfera particolare. Noi vi consigliamo alcuni dei Presepi italiani più belli. 

Il Presepe di Greccio (Ri).
Qui il presepe vivente ha radici antichissime: proprio qui nacque il primo primo presepe vivente, voluto da San Francesco d’Assisi. La rappresentazione si svolge in sei scene ed a renderla particolare ci pensa la scenografia naturale, il gioco di luce e i personaggi vestiti in costumi medievali. Le scene ripercorrono infatti la nascita di quel primo presepe di San Francesco. Per vederlo siete ancora in tempo: i prossimi appuntamenti sono previsti per il 1 gennaio e per il 5 gennaio, alle 17.45.

Il Presepe Vivente di Custonaci (Tp).
Nel caratteristico borgo di Scurati , precisamente nella grotta Mangiapane (risalente al paleolitico) e nelle casette e nelle stalle, si tiene la rappresentazione della Natività, organizzata dall’associazione culturale “Museo Vivente”. Una vera e propria tradizione, giunta oramai al 31esima edizione, meravigliosa per l’ambientazione e per l’attenzione rivolta agli antichi mestieri di un tempo.

Il presepe di Genga (An). 
Si tiene dal 1981, come di rito nella Gola di Fracassi. Anche questa un’ambientazione naturale unica, suggestiva ed emozionante. Una splendida riproduzione dei momenti salienti della Natività, con ben 300 figuranti che interpreteranno mestieri e personaggi e daranno anche risalto alle tradizioni che animano questi luoghi.

Il presepio vivente di Venegono Inferiore (Va).
Per la terza volta, questo presepe, verrà allestito all’esterno, nel cortile del Centro parrocchiale la Benedetta. Saranno riprodotte le dimore di Betlemme, la dimora di Erode, botteghe artigiane e forni, oltre ovviamente all’emblematica grotta della Natività.

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