La compagnia aerea Ryanair, leader nel settore dei voli low-cost, introduce a partire dal 17 Gennaio la tassa Ets, che costerà 25 centesimi al viaggiatore, per ogni singola tratta.
L’Emission Trading System, si stima, costerà ai passeggeri della compagnia in totale 15-20 milioni di euro. La compagnia afferma che l’impatto che “l’ecotassa” avrà sui suoi clienti sarà minore rispetto a quello delle altre compagnie, d’altronde: “Ryanair è la compagnia più verde e più ecologica in Europa (su conferma del Brighter Planet Report 2011) e con costi più bassi dovuti all’ETS rispetto alle compagnie di bandiera europee, caratterizzate da tariffe alte e da e aeromobili più vecchi, più rumorosi e più inquinanti”.
Il manager della compagnia irlandese, Stephen McMara commenta il provvedimento:
“Ryanair crede che l’aviazione europea non debba essere inclusa nel programma Ets visto che essa provoca meno del 2% delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea. Quest’ultima, furtiva tassa dell’UE danneggerà il traffico, il turismo, la competitività europea e l’occupazione, in un momento in cui nessun’altra area economica sta includendo l’aviazione nei propri programmi ETS. La nuova tassa ETS è l’ultima di una lunga serie di aumenti nei costi imposti ai passeggeri aerei europei da parte dell’Unione Europea, che riduce la competitività del trasporto aereo dell’UE con l’ennesima, incauta tassa ambientale che non fa nulla per l’ambiente, ma penalizza i consumatori e le famiglie europee”.