L’emergenza ambientale non è cosa da poco, e sulla scia di come si fa in molti Paesi europei, anche l’Italia sta cercando di seguire il passo dell’energia rinnovabile. Anche i dati valutati per il 2011 apportano numeri positivi: in rapido aumento gli impianti a fonti rinnovabili, dal solare all’eolico, dallo sfruttamento delle biomasse a quello della geotermia, passando per l’energia idroelettrica. Impianti che sono cresciuti in numero in maniera esorbitante, intervenendo sul 95% dei comuni.
Questo è quanto viene rilevato dal rapporto Comuni Rinnovabili del 2012 di Legambiente che evidenzia una svolta positiva del Belpaese verso quelle fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti. Un premio meritatissimo in particolare al Comune d Varna (BZ), il primo trai Comuni 100% Rinnovabili del territorio nostrano. Varna ha impiegato al meglio le proprie risorse e ha subito una forte spinta verso quell’innovazione energetica e ambientale che tanto si tenta di perseguire.
Nulla di poi così nuovo per la Valle di Isarco, essendo questo un territorio che stimola da sempre i propri turisti ad una forma di vacanza ecologicamente intelligente: no alle auto private, meglio prediligere i trasporti pubblici (grazie alle apposite card convenzionate), oppure il noleggio di una pratica bici elettrica. Proprio nell’area della conca alpina di Bressanone si presenta Varna, nota per il laghetto e per l’abbazia di Novacella. E oramai nota anche per essere un punto d’incontro tra ecologia e innovazione.
Una realtà unica e tutta italiana, la cui produzione d’energia deriva da impianti diversi, tutti a fonti rinnovabili. Varna può di fatto vantare ben 66 impianti fotovoltaici (3.3 MW complessivi), un piccolo impianto idroelettricoda (70 kW) e uno a biogas (1.140 kW). Dall’impianto a biomasse proviene, invece, tutta l’energia termica (6.500 kW), la quale si distribuisce poi attraverso una rete di teleriscaldamento.
Varna costituisce sicuramente un esempio positivo per tutti i comuni italiani.