A causa di una vecchia leggenda metropolitana la maggior parte delle donne pensa che non si possa viaggiare in aereo quando si aspetta un bambino. In realtà non è così, soprattutto se la gravidanza procede bene e non vi sono controindicazioni particolari da parte del vostro medico. E’ opportuno però conoscere le condizioni di partenze che alcune compagnie hanno evidenziato quando si tratta di un passeggero che aspetta. Oggi vedremo varie compagnie e le confronteremo.
La Ryanair, compagnia low cost con sede a Dublino, impedisce alle donne con gravidanza a rischio. Coloro le quali, invece, hanno superato le 28 settimane, dovranno accompagnare il loro biglietto aereo con una lettera chiamata “idoneità volo” compilata e firmata dalla propria ostetrica o dal medico. La carta è scaricabile direttamente dal sito della compagnia aerea. La lettera compilata entro 2 settimane dalla data di partenza del volo. Non è possibile volare dopo la 36° settimana, e dopo la 32° per gravidanze gemellari.
Anche per la compagnia low cost EasyJet per volare dopo la 28° settimana occorre essere munite di un certificato medico, sul quale oltre alla firma del medico, dev’essere scritto il numero di settimane di gestazione, la data del viaggio e l’idoneità di volo. Dopo la 35° settimana, le donne non possono volare con questa compagnia aerea.
Per quanto riguarda Alitalia, compagnia di bandiera del nostro Belpaese, è possibile volare fino all’ottavo mese se si gode di buona salute. Se si è all’ultimo mese è previsto l’uso del nullaosta sanitario. Dopo la 28° settimana è consigliato l’accompagnatore, nel caso la donna non lo abbia, deve firmare una dichiarazione con tanto di firma, dove conferma di non averne bisogno.
Infine vediamo quali sono le regole per la compagnia aerea Lufthansa. Dopo la 36° settimana è opportuno consegnare un certificato medico. Mentre nelle ultime quattro settimana prima della data prevista per il parto occorre inviare una richiesta di autorizzazione straordinaria al Medical Operation Center della Lufthansa.