Dopo aver parlato degli hotel che ospitano gli animali, ovvero stiamo parlando degli alberghi dog-friendly, cioè quelli che si prendaranno cura del vostro amico a quattro zampe durante le vostre vacanze, oggi parliamo di un nuovo portale che interessa proprio i nostri amici pelosi. Infatti è risaputo che ogni anno, in procinto delle vacanze estive, sono centinaia gli animali (soprattutto i cani) che vengono abbandonati (e a volte anche maltrattati) poiché i propri padroni, stanchi forse di quei batuffolini di pelo e dei loro occhietti dolci, per non parlare della loro fedeltà, li abbandonano per partire in vacanza. Proprio per questo è giusto e opportuno che la gente sappia che, proprio nel caso in cui i padroncini non vogliano portare in vacanza i loro piccoli amici, possono trovare soluzioni alternative. Questo portale è nato proprio per dare consigli sulle vacanze dei nostri cuccioli.
Il sito si chiama Vacanze a quattro zampe ( www.vacanzea4zampe.info ), è stato realizzato dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente ed è stato presentato nei giorni scorsi, proprio in vista delle imminenti vacanze estive. Anche il Ministero della Salute ha redatto una sorta di guida, con consigli annessi, che potete trovare sul sito in questione e che evidenzia tutte le disposizioni normative e sanitari che occorre conoscere quando si porta con e il proprio cucciolo. Non mancano collegamenti utili con le sezioni apposite dei siti dei maggiori compagnie di trasporto italiano, come Trenitalia e Alitalia, nelle quali si parla proprio del trasporto dei vostri amici a quattro zampe.
Anche l’ex Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, da sempre interessata ed attenta al benessere degli animali, ha commentato con molta gioia l’iniziativa. Queste le sue parole in merito :
” Sono più di venti milioni gli italiani che vivono con un animale domestico, a loro vogliamo rivolgerci. I cittadini hanno diritto di poter viaggiare con il proprio fedele amico senza incontrare gli anacronistici divieti che caratterizzano ancora il nostro paese e che nascono da barriere culturali che devono essere definitivamente superate “.