Le richieste più strane negli alberghi

Viziati, spesso anche troppo. I miliardari a volte pretendono più del “semplice” lusso al quale sono routinariamente abituati. E così, quando soggiornano fuori, cominciano a sbizzarrirsi con le richieste strane, di quelle magari mai sentite nell’ambiente alberghiero. Noi vi proponiamo una carrellata di queste pretese, le più strambe.

Il concierge del Fairmont Hotel di San Francisco, Thomas Wolfe, ha dovuto far recapitare ad un cliente, su sua diretta richiesta, un biglietto aereo per Zurigo ed una Ferrari GTO il cui valore non dovesse eccedere i 4 milioni di dollari. Meno male che c’ha tenuto a precisare!
Sempre Stati Uniti, questa volta Plaza Hotel di New York: un cliente richiede al portinaio di turno di fargli recapitare alcune tarantole vive. Per farne cosa? Che domande, arrostirle e mangiarle! Ovvio no?

Chi non si reca in albergo e richiede 21 cervi come regalo per il ventunesimo compleanno per la figlia? Simon Thomas, del Brown’s Hotel di Londra, li ha dovuti far arrivare all’indirizzo dell’albergo su richiesta di un cliente orientale. Ma pensate che non sono rare le richieste di organizzare dei viaggi per animali da far recapitare negli alberghi. E chissà se non vi venga richiesto di fare da accompagnatore ad una cagnetta. È ciò che è capitato al responsabile all’accoglienza del Peninsula Hotel di Beverly Hills, James Little, il quale si è anche goduto un volo di prima classe fino a Londra per “scortare” la cagnolina di un ricca cliente apprensiva.

Quando è necessario alcuni concierge devono prodigarsi per soddisfare le esigenze di un cliente profondamente romantico. È questo il caso di Raphael Pallais, il quale ha dovuto organizzare una cenetta a lume di candela per una romantica richiesta di matrimonio. E fin qui tutto normale, fino a quando la location specificata non è il solito ristorantino intimo e romantico, ma il centro di Central Park. Orchestra, camerieri in livrea e pietanze cadute dal cielo. Ovviamente lei ha pronunciato “si!”. 

Un facoltoso egiziano, cliente del Ritz-Carlton Cancun, desiderava “soltanto” vedere un film sulla spiaggia senza sporcarsi i piedi! La soluzione? Ricoprire la spiaggia con tanti tappeti bianchi. Il concierge Raffaele Sorrentino, dell’hotel Adlon Kempinski di Berlino, racconta invece di uno sceicco che gli richiese di riportare una per farla modificare. Il motivo? Ne aveva visto un nuovo modello nel garage dell’albergo.
Capricciosi, viziati, anzi, stra-viziati! Chi può permetterselo spende, spesso in maniera eccessiva e smoderata! Speriamo facciano anche della beneficenza.

Lascia un commento